Chi sei memoria?
Cosa vuol dire perderti?
Chi sono senza di te?
Sono sempre io o sono un’altra che non ho mai conosciuto?
Come posso trattenerti per non lasciarti andare?
E se scrivo per non dimenticare, mi ricorderò poi di leggere?
Che fine fanno i ricordi?
Si assottigliano? Si sfaldano? Scompaiono?
O semplicemente sono stanchi di essere ricordati?
Chi sei memoria?
Prima eri nitida, chiara e precisa.
Ora sei sfocata, vaga e quasi nulla.
A tratti riappari, con sorpresa,
altre volte te ne vai dispettosa e severa.
Chi sei memoria?
E se tu te ne vai del tutto memoria, cosa ti porti via oltre i ricordi?
La mia essenza?
Mi lasci solo una testa vuota?
E sì perché?
Cosa c’è oltre alla memoria nel mio cervello?
Te ne vai lentamente per non lasciarmi di stucco?
Per darmi il tempo di abituarmi alla tua assenza?
A chi mi appello quando non ci sarai più?
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Who are you memory?
What does losing you mean?
Who am I without you?
Is it still me or is it someone else? Someone I’ve never met?
How can I keep you with me so as to never let you go?
And if I write things down so as not to forget,
will I then remember to read?
Where do memories go?
Do they grow thinner? Do they crumble? Do they disappear?
Or maybe they are just tired of being remembered?
Who are you memory?
Once you were sharp, clear and precise.
Now you are blurry, vague, almost invisible.
Sometimes, how surprising, you reappear,
other times you leave, strict and mischievous.
And if you leave for good, what will you take away besides memories?
My essence?
Will you just leave me with an empty head? And if so, why?
What else is on my mind besides memory?
Who are you memory?
Are you leaving slowly so as not to leave me startled?
To give me time to get used to your absence?
Who do I talk to once you’ll be gone?